lunedì 12 settembre 2011

L'alternativa è possibile, basta volerla.

Da quest'estate l'Italia è ostaggio degli speculatori che approfittano della debolezza del governo.
Berlusconi, anziché farsi da parte per far largo a un governo di unità nazionale o a nuove elezioni, si ostina ad andare avanti senza capire che è lui stesso il problema. Nessuna finanziaria per quanto possa essere dura farà mai contento il mercato. Soltanto un nuovo governo senza Berlusconi e con una maggioranza solida può ridare credibilità al Paese e riconquistare la fiducia dei mercati internazionali. 
Purtroppo Berlusconi ed i suoi seguaci fingono di non capire, troppo preoccupati del loro destino personale, sono incapaci di affrontare la situazione cambiando continuamente idea ma riuscendo comunque a far male. Non solo il Governo continua a portare ulteriori tagli allo stato sociale e a tassare i più deboli, ma attacca i diritti dei lavoratori con l'art. 8 della manovra 2011, permettendo ai contratti aziendali di derogare ai CCNL e alle leggi (vedi Statuto dei Lavoratori) su materie delicate come il licenziamento e l'orario di lavoro. Non siamo al licenziamento selvaggio, ma la direzione è quella di un progressivo indebolimento contrattuale che, un passo alla volta, toglie ogni diritto ai lavoratori. Peccato che ad essersene accorti ci siano solo la CGIL, i sindacati di base e i partiti di sinistra, mentre il PD è più preoccupato di perdere voti a sinistra e al centro che del futuro dei lavoratori.
In questa situazione travagliata compito della Sinistra è quello di contrastare l'operato di questo governo e di lavorare all'alternativa.  Sicuramente le mobilitazioni della piazza non sono sufficienti a far cadere il governo ma non si può restare indifferenti di fronte alla macelleria sociale che porta avanti. 
Tuttavia bisogna essere consapevoli che se non si vuole che tali manifestazioni siano di sola testimonianza bisogna lavorare all'alternativa.     
L'alternativa si costruisce mettendosi tutti intorno ad un tavolo a scrivere l'idea di Italia che si vuole costruire. Spesso si pone il problema ma tutti chi? La risposta è secondo me tutti quelli che hanno intenzione di costruire un 'Italia diversa, infatti penso che le divisioni debbano nascere dopo il confronto e non prima. Inoltre voglio precisare che per costruire l'alternativa non bastano i partiti ma è necessario il contributo delle associazioni di volontariato che quotidianamente si scontrano con la durezza della povertà e della marginalità sociale, degli studenti e degli insegnanti che hanno visto un continuo depauperamento delle risorse alla scuola pubblica,  dei lavoratori e dei sindacati, dando ampio spazio ai precari che tutele sindacali non hanno e soprattutto con la partecipazione dei cittadini senza distinzioni.

L'alternativa è possibile, basta volerla.

Luca   


Il coordinatore vi informa che Sinistra Ecologia e Libertà è tra i promotori del referendum elettorale per cancellare il famigerato Porcellum e ritornare al Mattarellum (75% maggioritario e 25% proporzionale).

A tale scopo giovedì 15 alle ore 18.30 presso la nostra sezione di via Giannone 5, si svolgerà un’assemblea pubblica dove si formerà il comitato referendario per il 17 municipio. Accorriamo tutti!

un saluto a tutte e a tutti

Nessun commento:

Posta un commento